
Buon Pesce d’Aprile!
Buon Pesce d’Aprile!
Il “Pesce d’Aprile” in Italia è una tradizione che risale alla fine del 1800 e la prima città in cui inziò questo “Carnevale di primavera” fu proprio Genova, soprattutto si diffuse tra i ceti più abienti della città e poi inziò a svilupparsi in tutte le classi sociali. Giornata piena di scherzi per tutti i gusti!
Si festeggia anche nel resto del mondo, dove ci sono usanze e tradizioni un po’ diverse.
In Inghilterra e negli USA si usa l’espressione April’s fool day, dove fool indica il folletto delle corti medioevali per sottolineare la connotazione scherzosa della festa. In Scozia, invece, il pesce d’aprile dura due giorni: il secondo giorno è chiamato taily day (giorno delle natiche), in cui gli scozzesi si divertono ad attaccare sul fondoschiena del gawk, lo sciocco, un cartello con la scritta “kick me” (prendimi a calci). In Francia è poisson d’avril e richiama l’immagine del sole che, alla fine di marzo, lascia il segno dei Pesci per entrare in quello dell’Ariete. In Spagna e in molti paesi dell’America Latina, si festeggia il 28 Dicembre, il dia de los innocientes, nome che ricorda il giorno in cui fu compiuta la strage degli innocenti per opera di Erode. L’usanza consiste nel riuscire a farsi prestare qualsiasi oggetto da parte di amici o parenti e di non restituirlo più indietro al legittimo proprietario. Se il malcapitato accetta non accorgendosi dello scherzo, il mandante gli recapiterà a casa dei dolci in memoria delle innocenti vittime di Erode. In Germania prende il nome di Aprilscherz , ovvero lo scherzo d’aprile, dove vengono fatti scherzi di ogni tipo, coinvolgendo anche i giornali che spesso si prendono gioco dei lettori, pubblicando notizie poco probabili che vengono poi puntalmente smentite il giorno successivo.
Anche nel Sud-Est Asiatico ci sono tracce di questa manifestazione. La data però è diversa. In India, ad esempio, le danze iniziano il 31 marzo, durante una festa secolare chiamata huli dove è prassi prendersi gioco dei conoscenti facendo compiere loro peripezie inutili.
Attenzione agli scherzi quindi! 🙂